Riforma Fiscale approvata in Senato: tutte le novità.
Riforma fiscale al rush finale: l’Aula del Senato ha approvato il ddl di delega al Governo (con 110 sì, 60 no e nessun astenuto) incamerando le ultime novità apportate in Commissione Finanze a Palazzo Madama. Il provvedimento torna dunque a Montecitorio in terza lettura per l’approvazione definitiva prima della pausa estiva.
In Commissione al Senato, lo ricordiamo, sono state apportate modifiche per le imprese (niente sanzioni in caso di adempimento collaborativo) ed i contribuenti (regimi premiali, riduzione tempi di rimborso crediti fiscali), stralciata l’ipotesi di pignoramento automatico del conto e previsti nuovi metodi di pagamento per versare le tasse.
In precedenza, alla Camera erano già state licenziate le parti della delega riguardanti la riduzione delle aliquote IRPEF, la revisione dei regimi IVA, la riforma delle agevolazioni fiscali, l’abolizione delle micro-tasse e gli sgravi sulle tredicesime.
Ne avevamo già parlato il 10 maggio scorso in un interessantissimo evento organizzato da AILA (Associazione Italiana Liberi Avvocati) presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, dove Daniele Capezzone, con grande professionalità e competenza, ha diretto gli interventi degli illustri relatori intervenuti Sen. Dario Damiani, On. Andrea de Bertoldi e On. Alberto Gusmeroli, quest’ultimo relatore alla Camera dei deputati del DDL sulla Riforma Fiscale.
Vediamo tutto.
Le novità approvate alla Camera.
Nel passaggio a Montecitorio in seconda lettura, le novità principali rispetto al testo originario del ddl di delega al Governo per la riforma fiscale hanno interessato i primi 13 articoli, prevedendo:
- detassazione tredicesime e straordinari oltre soglia,
- IMU precompilata,
- rateizzazione acconti e saldi IRPEF,
- superamento super-bollo auto,
- riduzione IRES per le imprese con partecipazione dei dipendenti agli utili,
- divieto di vendita a distanza per sigarette elettroniche
- stralcio flat tax ai dipendenti.
Le novità approvate al Senato.
Secondo quanto previsto alle restanti parti del ddl delega sottoposto al vaglio della Commissione Finanze al Senato e poi approvato dall’Aula di Palazzo Madama, la novità principale è che vengono escluse le sanzioni penali tributarie, con particolare riguardo a quelle di dichiarazione infedele, per le imprese aderenti al regime dell’adempimento collaborativo e che hanno tenuto comportamenti cooperativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l’esistenza dei relativi rischi fiscali. L’adempimento, regolato dal decreto legislativo 128/2015, prevede infatti un’interlocuzione costante tra Fisco e contribuente per valutare situazioni suscettibili di rischi fiscali.
Vengono anche escluse sanzioni amministrative tributarie per i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente e in modo tempestivo ed esauriente, nei confronti dei contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale sia certificato da professionisti qualificati.
Fanno eccezione le eventuali condotte fraudolente.
Per questi contribuenti vengono ridotti di due anni i termini di decadenza per l’attività di accertamento.
Altre modifiche alla delega fiscale.
Altre novità introdotte nel passaggio al Senato riguardano la generalità dei contribuenti:
- rimborso fiscale veloce per contribuenti con più di affidabilità (misurata anche attraverso gli ISA);
- pagamento tasse anche via RID (addebito su conto) e mezzi elettronici;
- accertamento fiscale con 60 giorni per formulare osservazioni sulla proposta del Fisco;
- pignoramento conto senza automatismi ma con informatizzazione e cooperazione applicativa fin dalla dichiarazione stragiudiziale (restano ferme le tutele per il debitore);
- adempimento collaborativo per chi trasferisce la residenza in Italia o la mantengono all’estero ma possiede in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo pari o superiore a un milione di euro;
- sanzioni e interessi non applicabili per mancati versamenti di imposte sui redditi regolarmente dichiarati di contribuenti che hanno crediti certificati maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione per importi pari e fino alla concorrenza del debito di imposta.
In precedenza, tra i primi emendamenti approvati alla Camera si segnalano anche le misure volte alla tutela dei disabili e dei giovani. Nello specifico, sono previste agevolazioni fiscali:
- se nel nucleo familiare sono presenti persone con disabilità;
- per interventi di riqualificazione edilizia e riduzione del rischio sismico;
- per le assicurazioni aventi a oggetto il rischio di eventi calamitosi;
- per inserimento nel mercato del lavoro di giovani under 30;
- per la permanenza e il rientro in Italia di studenti e persone formate.
Il testo torna in settimana per la terza lettura alla Camera per incassarne il disco verde definitivo.
Ricordiamo che la Riforma fiscale è una legge delega, quindi dopo l’approvazione definitiva del Parlamento saranno necessari i decreti attuativi del Governo da adottare entro due anni dall’entrata in vigore.